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Seconda metà del Cinquecento: la Dandola, nave da mercato veneziana a tre alberi e tre ponti, è in navigazione tra le isole della Dalmazia con soste in città importanti come Zara e Ragugia. Trasporta un prezioso carico d'armi la cui destinazione finale è l'isola di Candia. A bordo, una bizzarra congerie di personaggi, in gran parte legati tra loro per ragioni di diversa natura. Tra questi, Nicola Davanzo, ricco cittadino veneziano, finanziatore suo malgrado dell'operazione, partito sulle tracce del suo amore perduto, Stilla, di cui ha ricevuto notizie insperate; con lui, i nobili Vettore Malipiero, sfaccendato e intemperante amico di vecchia data, e Sebastiano Polani, allontanato da Venezia dal fratello senatore per il suo carattere troppo focoso. Tutti hanno un ruolo rilevante nella vicenda di questo carico prezioso che sembra far gola a molti ma soprattutto al sultano Murad, desideroso di dotare di moderne armi da fuoco il suo esercito. All'intreccio di tradimenti, tresche e triangoli che da subito caratterizza il viaggio, si aggiungeranno eventi di ben altra portata: sparizioni, avvelenamenti, navi che si smaterializzano per ricomparire dove non potrebbero essere, corsari, collisioni e altri strani incidenti. Per poter coronare il suo sogno d'amore, Nicola dovrà prima risolvere il mistero di quelle armi, un mistero che si infittisce sempre di più e lo costringerà a passare attraverso prove che mai avrebbe immaginato di dover affrontare.